Chi siamo

L'Associazione

L’Associazione è stata ideata e voluta dagli Adulti Scout della Comunità MASCI Chieti 1 in quanto gli stessi ritengono necessario creare un Centro che possa raccogliere tutta la documentazione possibile relativa alla vita scout abruzzese e molisana a partire dal 1907 ai nostri giorni. Nel contempo ritengono che tale attività sarà propedeutica allo studio e approfondimento della storia del movimento scout nelle due suddette regioni. 

L’Associazione viene intitolata a Montenegrino Orlandi, unanimemente considerato il modello Scout di Chieti. Questo fece la sua Promessa Scout nel 1922 e da allora è rimasto fedele allo scautismo sino alla sua morte avvenuta nel 1987. Ricoprì diversi incarichi associativi nei Gruppi Scout di Chieti, fu a lungo Commissario Provinciale ASCI di Chieti e Vice Commissario Regionale ASCI dell’Abruzzo.

MONTENEGRINO

Le Attività

L’associazione non ha fini di lucro e persegue lo scopo di conservare il patrimonio documentale della storia scout locale dell’Abruzzo e Molise e di promuovere lo studio e la ricerca in ordine ai temi educativi e metodologici propri del movimento scout.

A tal fine l’associazione svolge le seguenti attività:

a)

acquisire, catalogare e conservare documentazione di interesse culturale legata alla memoria ed alla storia dello scautismo e del guidismo, con particolare riguardo all’ambito locale e regionale (Abruzzo e Molise);

b)

custodire e valorizzare il materiale documentale conservato, favorendone la conoscenza e la possibilità di accesso;

c)

realizzare ricerche, incontri, dibattiti e pubblicazioni ad ogni livello per l'approfondimento della storia e dello sviluppo della metodologia scout e per la conoscenza delle problematiche educative;

d)

collaborare con enti pubblici e privati, o altre organizzazioni, per la realizzazione di iniziative o programmi coerenti con le finalità statutarie. Per il perseguimento dello scopo associativo, l’associazione può dotarsi, in particolare, di archivio, museo, biblioteca ed emeroteca scout, di cui viene assicurata la fruizione pubblica e gratuita.

Le attività generali dell’associazione sono svolte avvalendosi dell’attività di volontariato dei propri soci.

Il Patrimonio di Esperienze

Nell’intricata trama della storia umana, il passato rappresenta un patrimonio inestimabile di esperienze, saggezza e lezioni apprese. Questo principio assume un significato particolarmente rilevante nello scautismo e nel guidismo, un Movimento che da oltre un secolo forma giovani menti e cuori, guidandoli verso un futuro di responsabilità, consapevolezza e impegno civico. Il compito di preservare la memoria storica dello scautismo e del guidismo, non è solo un dovere, ma un imperativo morale che consente di costruire un ponte tra generazioni, arricchendo il presente con la saggezza del passato.

In un’epoca in cui la velocità e la superficialità rischiano di cancellare le tracce del passato, è essenziale ricordare l’importanza di conservare e preservare le esperienze vissute, specialmente all’interno di un movimento che ha fatto della formazione dei giovani la sua missione principale.

Lo scautismo abruzzese e molisano ha radici profonde, piantate in un terreno fertile di tradizioni, valori e storie di vita vissuta. Ogni Gruppo Scout, ogni attività e ogni impresa rappresentano tasselli di un mosaico che racconta l’evoluzione del movimento nelle regioni. Preservare questi ricordi significa mantenere viva l’identità collettiva, un’identità che si nutre delle esperienze passate per affrontare con coraggio e creatività le sfide del presente e del futuro.

Il movimento scout, fondato da Robert Baden-Powell nel 1907, nasce con l’obiettivo di educare i giovani attraverso un metodo basato sul gioco, l’avventura e la vita all’aria aperta. Da allora, milioni di ragazzi e ragazze in tutto il mondo hanno trovato nello scautismo e nel guidismo un luogo di crescita personale, sviluppo delle competenze e senso di appartenenza.

Il Movimento ha sempre avuto, quindi, come obiettivo principale la formazione integrale dei giovani, affinché diventino cittadini consapevoli e responsabili. In questo contesto, la memoria storica gioca un ruolo fondamentale, poiché rappresenta il patrimonio di esperienze, valori e tradizioni che hanno plasmato il cammino del movimento scout. Le Regioni Abruzzo e Molise, con la loro ricca storia e cultura, offrono un contesto particolarmente significativo per riflettere sull’importanza di conservare e preservare questa memoria.

L’Eredità delle Esperienze Vissute

Gli scout dell’Abruzzo e del Molise hanno attraversato decenni di storia, affrontando sfide e celebrando traguardi. Dai primi gruppi scout sorti agli inizi del secolo scorso, passando per i difficili anni delle guerre mondiali, fino ad arrivare ai giorni nostri, ogni fase ha lasciato un segno indelebile. Conservare le testimonianze di questi momenti significa non solo mantenere viva la memoria di chi ci ha preceduto, ma anche imparare dai loro successi e dai loro errori.

Fotografie, quaderni di caccia, libri di bordo, racconti orali e documenti d’archivio sono strumenti preziosi che permettono di costruire un ponte tra passato e presente. Questi reperti raccontano storie di amicizia, avventure, crescita personale e impegno civile. Raccontano di come i giovani scout abbiano contribuito alla vita delle loro comunità, spesso in maniera silenziosa ma efficace. Valorizzare queste testimonianze significa riconoscere il loro contributo e trasmettere alle nuove generazioni il senso di appartenenza e la consapevolezza delle proprie radici.

Preservare la memoria storica richiede attenzione sia al patrimonio materiale che a quello immateriale. Documentazione di Gruppo e oggetti come uniformi, distintivi, bandiere e strumenti utilizzati nei campi raccontano la storia del Movimento attraverso i segni tangibili dell’esperienza vissuta. Allo stesso tempo, è fondamentale valorizzare il patrimonio immateriale costituito da canti, cerimonie, tradizioni orali e simboli che fanno parte della cultura scout.

Tutta questa memoria storica non deve rimanere confinata negli archivi, ma deve essere attivamente trasmessa alle nuove generazioni. Questo processo può avvenire attraverso diverse modalità: racconti durante le riunioni, attività educative basate sulla storia dello scautismo locale, celebrazioni di anniversari e la partecipazione a eventi commemorativi. Questi momenti di condivisione non solo rafforzano il senso di appartenenza e continuità, ma stimolano anche il rispetto e la gratitudine verso coloro che hanno contribuito alla crescita del movimento scout.

La Memoria Storica come Strumento Educativo

Nel contesto scout, la memoria storica non è solo un esercizio di nostalgia, ma un potente strumento educativo. Le esperienze passate, con i loro successi e le loro difficoltà, offrono lezioni preziose che possono guidare le scelte future. Conoscere la storia del proprio Gruppo Scout e della propria Regione aiuta i giovani a comprendere meglio il significato dei valori scout: lealtà, servizio, rispetto per la natura e per gli altri.

Attraverso attività come la ricerca storica, la partecipazione a celebrazioni commemorative e la visita a un Centro di Documentazione Scout, i ragazzi possono sviluppare un profondo senso di continuità e responsabilità. Questo legame con il passato li motiva a diventare custodi del patrimonio culturale e naturale delle loro terre, pronti a trasmettere questa eredità alle generazioni future.

Un Impegno Collettivo

La conservazione e la trasmissione della memoria storica dello scautismo e del guidismo,  richiede l’impegno di tutti: dai Gruppi ai capi scout, dagli stessi ragazzi alle loro famiglie. Ognuno può contribuire in modo significativo, condividendo racconti, partecipando a iniziative di documentazione e promuovendo la conoscenza del patrimonio storico. Solo attraverso uno sforzo collettivo è possibile garantire che la ricchezza delle esperienze passate continui a illuminare il cammino delle future generazioni di scout.

Le nostre regioni sono ricche di un patrimonio naturale e culturale che rappresenta un contesto ideale per lo sviluppo delle attività scout. Preservare la memoria storica dello scautismo in questi territori significa anche valorizzare questo patrimonio, integrando le tradizioni locali e le risorse ambientali nelle attività educative. In questo modo, i ragazzi imparano a conoscere e apprezzare la loro terra, sviluppando un forte senso di radicamento e di responsabilità verso la comunità e l’ambiente.

Conservare la memoria storica significa preservare il patrimonio di valori, esperienze e insegnamenti che il movimento scout ha accumulato nel tempo. Ogni campo, ogni incontro, ogni attività lascia una traccia indelebile nella memoria dei partecipanti e contribuisce a costruire un mosaico di esperienze condivise. Questi momenti non solo arricchiscono la vita dei singoli, ma diventano parte di una storia collettiva che rafforza l’identità e la coesione del Gruppo.

Restituire la Memoria alle Generazioni Future

La sfida più grande è forse quella di rendere la memoria storica accessibile e significativa per i giovani di oggi. In un’epoca dominata dalla tecnologia e dalla rapidità dei cambiamenti, può sembrare difficile trovare spazio per la riflessione storica. Tuttavia, è proprio attraverso strumenti innovativi che è possibile coinvolgere le nuove generazioni in un dialogo con il passato.

Progetti multimediali, mostre interattive, applicazioni e piattaforme digitali possono rendere la storia scout delle Regioni Abruzzo e Molise viva e attraente. Raccontare le storie dei vecchi campi, delle uscite, delle imprese epiche e dei piccoli gesti di quotidiana esperienza, significa offrire ai giovani modelli positivi e ispiratori.

Il vero valore della memoria storica sta, infatti, nella sua capacità di essere tramandata. Ogni generazione di scout ha il compito di custodire e arricchire questo patrimonio, per poi restituirlo, rinnovato, a chi verrà dopo. Questo processo di trasmissione non solo garantisce la continuità del movimento, ma ne permette anche l’evoluzione, adattandosi ai cambiamenti della società senza perdere di vista i principi fondamentali.

In un mondo in continua evoluzione, la memoria storica rappresenta una bussola che orienta il presente e il futuro. Per lo scautismo, preservare e valorizzare le esperienze del passato significa costruire un ponte solido tra le generazioni, garantendo che i valori di solidarietà, rispetto e impegno civico continuino a vivere e a prosperare. È un compito che richiede dedizione, ma che ripaga con una comunità più forte, consapevole e unita nella sua missione educativa.

La costituzione di un CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE SCOUT NELLE REGIONI ABRUZZO E MOLISE, quindi, non è solo un dovere morale, ma una necessità educativa. È un atto di rispetto verso chi ha tracciato il cammino e un investimento per il futuro. Solo conoscendo e valorizzando il passato possiamo costruire un domani migliore, fatto di giovani consapevoli e pronti a lasciare il mondo un po’ migliore di come l’hanno trovato.

Statuto Sociale

Centro Studi e Documentazione Scout
Abruzzo e Molise
“Montenegrino Orlandi”

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